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Vangelo Secondo Luca 23:27-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

27. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui.

28. Ma Gesú, voltatosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli.

29. Perché, ecco, i giorni vengono nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato”.

30. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadeteci addosso”; e ai colli: “Copriteci”.

31. Perché se fanno questo al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?»

32. Ora, altri due, malfattori, erano condotti per essere messi a morte insieme a lui.

33. Quando furono giunti al luogo detto «il Teschio», vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.

34. [Gesú diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».] Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte.

35. Il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: «Ha salvato altri, salvi sé stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!»

36. Pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo:

37. «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!»

38. Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO È IL RE DEI GIUDEI.

39. Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!»

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