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Vangelo Secondo Luca 18:13-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

13. Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!”

14. Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s'innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato».

15. Portavano a Gesú anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo, li sgridavano.

16. Allora Gesú li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro.

17. In verità vi dico: chiunque non accoglierà il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto».

18. Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditar la vita eterna?»

19. Gesú gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

20. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre».

21. Ed egli rispose: «Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia gioventú».

22. Gesú, udito questo, gli disse: «Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».

23. Ma egli, udite queste cose, ne fu afflitto, perché era molto ricco.

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