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Seconda Lettera a Timoteo 1:4-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito di gioia.

5. Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e, sono convinto, abita pure in te.

6. Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l'imposizione delle mie mani.

7. Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e di autocontrollo.

8. Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il *vangelo, sorretto dalla potenza di Dio.

9. Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesú fin dall'eternità,

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