Antico Testamento

Nuovo Testamento

Prima Lettera di Giovanni 5:8-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. lo Spirito, l'acqua e il sangue, e i tre sono concordi.

9. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che egli ha reso al Figlio suo.

10. Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio.

11. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo.

12. Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.

13. Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

14. Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.

15. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.

16. Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare.

Leggi il capitolo completo Prima Lettera di Giovanni 5