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Prima Lettera di Giovanni 5 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

La fede in Gesú e le sue conseguenze

1. Chiunque crede che Gesú è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato.

2. Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.

3. Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

4. Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

5. Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesú è il *Figlio di Dio?

6. Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesú Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

7. Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza:

8. lo Spirito, l'acqua e il sangue, e i tre sono concordi.

9. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che egli ha reso al Figlio suo.

10. Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio.

11. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo.

12. Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.

13. Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

14. Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.

15. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.

16. Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare.

17. Ogni *iniquità è peccato; ma c'è un peccato che non conduce a morte.

18. Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.

19. Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.

20. Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesú Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.

21. Figlioli, guardatevi dagl'idoli.