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Geremia 4:22-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

22. «Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono figli insensati, non hanno intelligenza; sono saggi per fare il male, ma il bene non lo sanno fare».

23. Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta; i cieli sono senza luce.

24. Guardo i monti, ed ecco tremano, tutti i colli sono agitati.

25. Guardo, ed ecco non c'è uomo; tutti gli uccelli del cielo sono volati via.

26. Guardo, ed ecco il *Carmelo è un deserto; tutte le sue città sono abbattute davanti al Signore, davanti alla sua ira furente.

27. Infatti cosí parla il Signore: «Tutto il paese sarà desolato, ma io non lo finirò del tutto.

28. A causa di ciò, la terra è afflitta, e i cieli di sopra si oscurano; perché io l'ho detto, l'ho stabilito, e non me ne pento, e non ritratterò».

29. Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce; tutte le città sono abbandonate, e non c'è piú nessun abitante.

30. E tu che stai per essere devastata, che fai? Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro, un bell'ingrandirti gli occhi con il belletto! Invano ti abbellisci; i tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita.

31. Odo infatti dei gridi come di donna che è nei dolori; un'angoscia come quella di donna nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: «Ahi, me misera! perché io vengo meno davanti agli uccisori».

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