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Giobbe 34:7-22 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

7. Quale è l’uomo simile a Giobbe, Che beve lo scherno come acqua?

8. E che cammina in compagnia con gli operatori d’iniquità, E va con gli uomini empi?

9. Perciocchè egli ha detto: L’uomo non fa niun profitto Di rendersi grato a Dio.

10. Perciò, uomini di senno, ascoltatemi; Tolga Iddio che vi sia empietà in Dio, O perversità nell’Onnipotente.

11. Perciocchè egli rende all’uomo secondo l’opera sua, E fa trovare a ciascuno secondo la sua via.

12. Sì veramente Iddio non opera empiamente, E l’Onnipotente non perverte la ragione.

13. Chi gli ha commesso il governo della terra? E chi gli ha imposta la cura del mondo tutto intiero?

14. Se egli ponesse mente all’uomo, Egli ritrarrebbe a sè il suo alito, ed il suo soffio;

15. Ogni carne insieme trapasserebbe, E l’uomo ritornerebbe nella polvere.

16. Se pur tu hai del senno, ascolta questo; Porgi l’orecchio alla voce de’ miei ragionamenti.

17. Di vero, colui che odia la dirittura signoreggerebbe egli? E condannerai tu colui che è sommamente giusto?

18. Direbbesi egli ad un re: Scellerato? E a’ principi: Empio?

19. Quanto meno a colui che non ha riguardo alla qualità de’ principi, Ed appo cui non è riconosciuto il possente, Per essere antiposto al povero, Perchè essi tutti sono opera delle sue mani?

20. Essi muoiono in un momento, E di mezza notte tutto un popolo è conquassato, e perisce; E il potente è tolto via senza opera di mani.

21. Perciocchè gli occhi suoi son sopra le vie dell’uomo, Ed egli vede tutti i passi di esso.

22. Non vi è oscurità, nè ombra di morte alcuna, Ove si possan nascondere gli operatori d’iniquità.

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