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Giobbe 34:29-37 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

29. Se egli rimanda in pace, chi condannerà? E se nasconde la sua faccia, chi lo riguarderà? O sia una nazione intiera, o un uomo solo;

30. Acciocchè l’uomo profano non regni più E che il popolo non sia più tenuto ne’ lacci.

31. Certo ei ti si conveniva indirizzarti a Dio, dicendo: Io ho portato la pena; io non peccherò più.

32. Se vi è alcuna cosa, oltre a ciò che io veggo, mostramelo; Se io ho operato perversamente, io non continuerò più.

33. Vorresti tu, ch’egli ti facesse la retribuzione di ciò ch’è proceduto da te? Sei tu che rifiuti ed eleggi, non già io; Di’ pure ciò che tu sai.

34. Gli uomini di senno diranno meco, E l’uomo savio mi acconsentirà,

35. Che Giobbe non parla con conoscimento, E che le sue parole non sono con intendimento.

36. O padre mio, sia pur Giobbe provato infino all’ultimo, Per cagione delle sue repliche, simili a quelle degli uomini iniqui.

37. Perciocchè altrimenti egli aggiungerà misfatto al suo peccato, Si batterà a palme fra noi, E moltiplicherà le parole sue contro a Dio.

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