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Evangelo Secondo S. Matteo 25:22-30 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

22. Poi, presentatosi anche quello de' due talenti, disse: Signore, tu m'affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due.

23. Il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.

24. Poi, accostatosi anche quello che avea ricevuto un talento solo, disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non hai seminato, e raccogli dove non hai sparso;

25. ebbi paura, e andai a nascondere il tuo talento sotterra; eccoti il tuo.

26. E il suo padrone, rispondendo, gli disse: Servo malvagio ed infingardo, tu sapevi ch'io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;

27. dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al mio ritorno, avrei ritirato il mio con interesse.

28. Toglietegli dunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti.

29. Poiché a chiunque ha sarà dato, ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

30. E quel servitore disutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.

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