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Evangelo Secondo S. Matteo 22:8-20 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. Quindi disse ai suoi servitori: Le nozze, si, sono pronte; ma gl'invitati non ne erano degni.

9. Andate dunque sui crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete.

10. E quei servitori, usciti per le strade, raunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu ripiena di commensali.

11. Or il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola, notò quivi un uomo che non vestiva l'abito di nozze.

12. E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza aver un abito da nozze? E colui ebbe la bocca chiusa.

13. Allora il re disse ai servitori: Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor de' denti.

14. Poiché molti son chiamati, ma pochi eletti.

15. Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per veder di coglierlo in fallo nelle sue parole.

16. E gli mandarono i loro discepoli con gli Erodiani a dirgli: Maestro, noi sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità, e non ti curi d'alcuno, perché non guardi all'apparenza delle persone.

17. Dicci dunque: Che te ne pare? È egli lecito pagare il tributo a Cesare, o no?

18. Ma Gesù, conosciuta la loro malizia, disse: Perché mi tentate, ipocriti?

19. Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli porsero un denaro. Ed egli domandò loro:

20. Di chi è questa effigie e questa iscrizione?

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