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Evangelo Secondo S. Matteo 22:25-36 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

25. Or v'erano fra di noi sette fratelli; e il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie al suo fratello.

26. Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo.

27. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.

28. Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l'hanno avuta.

29. Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio.

30. Perché alla risurrezione né si prende né si dà moglie; ma i risorti son come angeline' cieli.

31. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete voi letto quel che vi fu insegnato da Dio,

32. quando disse: Io sono l'Iddio di Abramo e l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe? Egli non è l'Iddio de' morti, ma de' viventi.

33. E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina.

34. Or i Farisei, udito ch'egli avea chiusa la bocca a' Sadducei, si raunarono insieme;

35. e uno di loro, dottor della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:

36. Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?

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