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Evangelo Secondo S. Matteo 22:19-30 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

19. Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli porsero un denaro. Ed egli domandò loro:

20. Di chi è questa effigie e questa iscrizione?

21. Gli risposero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare quel ch'è di Cesare, e a Dio quel ch'è di Dio.

22. Ed essi, udito ciò, si maravigliarono; e, lasciatolo, se ne andarono.

23. In quell'istesso giorno vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non v'è risurrezione, e gli domandarono:

24. Maestro, Mosè ha detto: Se uno muore senza figliuoli, il fratel suo sposi la moglie di lui e susciti progenie al suo fratello.

25. Or v'erano fra di noi sette fratelli; e il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie al suo fratello.

26. Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo.

27. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.

28. Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l'hanno avuta.

29. Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio.

30. Perché alla risurrezione né si prende né si dà moglie; ma i risorti son come angeline' cieli.

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