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Evangelo Secondo S. Matteo 18:24-32 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

24. E avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno, ch'era debitore di diecimila talenti.

25. E non avendo egli di che pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figliuoli e tutto quant'avea, e che il debito fosse pagato.

26. Onde il servitore, gettatosi a terra, gli si prostrò dinanzi, dicendo: Abbi pazienza con me, e ti pagherò tutto.

27. E il signore di quel servitore, mosso a compassione, lo lasciò andare, e gli rimise il debito.

28. Ma quel servitore, uscito, trovò uno de' suoi conservi che gli dovea cento denari; e afferratolo, lo strangolava, dicendo: Paga quel che devi!

29. Onde il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: Abbi pazienza con me, e ti pagherò.

30. Ma colui non volle; anzi andò e lo cacciò in prigione, finché avesse pagato il debito.

31. Or i suoi conservi, veduto il fatto, ne furono grandemente contristati, e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto.

32. Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: Malvagio servitore, io t'ho rimesso tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti;

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