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Evangelo Secondo S. Matteo 18:18-32 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

18. Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo.

19. Ed anche in verità vi dico: Se due di voi sulla terra s'accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.

20. Poiché dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro.

21. Allora Pietro, accostatosi, gli disse: Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? fino a sette volte?

22. E Gesù a lui: lo non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

23. Perciò il regno de' cieli è simile ad un re che volle fare i conti co' suoi servitori.

24. E avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno, ch'era debitore di diecimila talenti.

25. E non avendo egli di che pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figliuoli e tutto quant'avea, e che il debito fosse pagato.

26. Onde il servitore, gettatosi a terra, gli si prostrò dinanzi, dicendo: Abbi pazienza con me, e ti pagherò tutto.

27. E il signore di quel servitore, mosso a compassione, lo lasciò andare, e gli rimise il debito.

28. Ma quel servitore, uscito, trovò uno de' suoi conservi che gli dovea cento denari; e afferratolo, lo strangolava, dicendo: Paga quel che devi!

29. Onde il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: Abbi pazienza con me, e ti pagherò.

30. Ma colui non volle; anzi andò e lo cacciò in prigione, finché avesse pagato il debito.

31. Or i suoi conservi, veduto il fatto, ne furono grandemente contristati, e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto.

32. Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: Malvagio servitore, io t'ho rimesso tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti;

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