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Evangelo Secondo S. Matteo 11:17-25 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

17. Vi abbiam sonato il flauto, e voi non avete ballato; abbiam cantato de' lamenti, e voi non avete fatto cordoglio.

18. Difatti è venuto Giovanni non mangiando né bevendo, e dicono: Ha un demonio!

19. È venuto il Figliuol dell'uomo mangiando e bevendo, e dicono: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de' peccatori! Ma la sapienza è stata giustificata dalle opere sue.

20. Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute.

21. Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere.

22. E però vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra.

23. E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, ella sarebbe durata fino ad oggi.

24. E però, io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua.

25. In quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli.

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