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Evangelo Secondo S. Matteo 10:25-36 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

25. Basti al discepolo di essere come il suo maestro, e al servo d'essere come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone, quanto più chiameranno così quei di casa sua!

26. Non li temete dunque; poiché non v'è niente di nascosto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che non abbia a venire a notizia.

27. Quello ch'io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e quel che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti.

28. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima; temete piuttosto colui che può far perire e l'anima e il corpo nella geenna.

29. Due passeri non si vendon essi per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro.

30. Ma quant'è a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati.

31. Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri.

32. Chiunque dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che ène' cieli.

33. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

34. Non pensate ch'io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada.

35. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera;

36. e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua.

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