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Evangelo Secondo S. Marco 14:32-46 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

32. Poi vennero in un podere detto Getsemani; ed egli disse ai suoi discepoli: Sedete qui finché io abbia pregato.

33. E prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e cominciò ad essere spaventato ed angosciato.

34. E disse loro: L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate.

35. E andato un poco innanzi, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui.

36. E diceva: Abba, Padre! ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Ma pure, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi.

37. E venne, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non sei stato capace di vegliare un'ora sola?

38. Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; ben è lo spirito pronto, ma la carne è debole.

39. E di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole.

40. E tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano aggravati; e non sapevano che rispondergli.

41. E venne la terza volta, e disse loro: Dormite pure oramai, e riposatevi! Basta! L'ora è venuta: ecco, il Figliuol dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori.

42. Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce, è vicino.

43. E in quell'istante, mentr'egli parlava ancora, arrivò Giuda, l'uno dei dodici, e con lui una gran turba con ispade e bastoni, da parte de' capi sacerdoti, degli scribi e degli anziani.

44. Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Colui che bacerò è desso; pigliatelo e menatelo via sicuramente.

45. E come fu giunto, subito si accostò a lui e gli disse: Maestro! e lo baciò.

46. Allora quelli gli misero le mani addosso e lo presero;

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