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Evangelo Secondo S. Luca 5:25-36 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

25. E in quell'istante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio.

26. E tutti furon presi da stupore e glorificavano Iddio; e pieni di spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto cose strane.

27. E dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguimi.

28. Ed egli, lasciata ogni cosa, si levò e si mise a seguirlo.

29. E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e c'era gran folla di pubblicani e d'altri che erano a tavola con loro.

30. E i Farisei ed i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesù, dicendo: Perché mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori?

31. E Gesù rispondendo, disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati.

32. Io non son venuto a chiamare i de' giusti, ma de' peccatori a ravvedimento.

33. Ed essi gli dissero: I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli de' Farisei; mentre i tuoi mangiano e bevono.

34. E Gesù disse loro: Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro?

35. Ma verranno i giorni per questo; e quando lo sposo sarà loro tolto, allora, in que' giorni, digiuneranno.

36. Disse loro anche una parabola: Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo ad un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non adatta al vecchio.

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