Antico Testamento

Nuovo Testamento

Evangelo Secondo S. Giovanni 6:41-56 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

41. I Giudei perciò mormoravano di lui perché avea detto: Io sono il pane che è disceso dal cielo.

42. E dicevano: Non è costui Gesù, il figliuol di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai dice egli ora: Io son disceso dal cielo?

43. Gesù rispose e disse loro: Non mormorate fra voi.

44. Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

45. È scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha imparato da lui, viene a me.

46. Non che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha veduto il Padre.

47. In verità, in verità io vi dico: Chi crede ha vita eterna.

48. Io sono il pan della vita.

49. I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.

50. Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia.

51. Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.

52. I Giudei dunque disputavano fra di loro, dicendo: Come mai può costui darci a mangiare la sua carne?

53. Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.

54. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

55. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.

56. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.

Leggi il capitolo completo Evangelo Secondo S. Giovanni 6