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Evangelo Secondo S. Giovanni 3:18-29 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

18. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio.

19. E il giudizio è questo: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvage.

20. Poiché chiunque fa cose malvage odia la luce e non viene alla luce, perché le sue opere non siano riprovate;

21. ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le opere sue siano manifestate, perché son fatte in Dio.

22. Dopo queste cose, Gesù venne co' suoi discepoli nelle campagne della Giudea; quivi si trattenne con loro, e battezzava.

23. Or anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim, perché c'era là molt'acqua; e la gente veniva a farsi battezzare.

24. Poiché Giovanni non era ancora stato messo in prigione.

25. Nacque dunque una discussione fra i discepoli di Giovanni e un Giudeo intorno alla purificazione.

26. E vennero a Giovanni e gli dissero: Maestro, colui che era con te di là dal Giordano, e al quale tu rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno a lui.

27. Giovanni rispose dicendo: L'uomo non può ricever cosa alcuna, se non gli è data dal cielo.

28. Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Io non sono il Cristo; ma son mandato davanti a lui.

29. Colui che ha la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; questa allegrezza che è la mia è perciò completa.

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