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Epistole di S. Paolo ai Romani 7:11-16 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

11. Perché il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d'esso, m'uccise.

12. Talché la legge è santa, e il comandamento è santo e giusto e buono.

13. Ciò che è buono diventò dunque morte per me? Così non sia; ma è il peccato che m'è divenuto morte, onde si palesasse come peccato, cagionandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante.

14. Noi sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io son carnale, venduto schiavo al peccato.

15. Perché io non approvo quello che faccio; poiché non faccio quel che voglio, ma faccio quello che odio.

16. Ora, se faccio quello che non voglio, io ammetto che la legge è buona;

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