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Epistole di S. Paolo ai Romani 6:11-16 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

11. Così anche voi fate conto d'esser morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù.

12. Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidirgli nelle sue concupiscenze;

13. e non prestate le vostre membra come strumenti d'iniquità al peccato; ma presentate voi stessi a Dio come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;

14. perché il peccato non vi signoreggerà, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.

15. Che dunque? Peccheremo noi perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? Così non sia.

16. Non sapete voi che se vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: o del peccato che mena alla morte o dell'ubbidienza che mena alla giustizia?

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