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Epistole di S. Paolo ai Romani 3:20-31 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

20. poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato.

21. Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti:

22. vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v'è distinzione;

23. difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio,

24. e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù,

25. il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d'esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza;

26. per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond'Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù.

27. Dov'è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede;

28. poiché noi riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della legge.

29. Iddio è Egli forse soltanto l'Iddio de' Giudei? Non è Egli anche l'Iddio de' Gentili? Certo lo è anche de' Gentili,

30. poiché v'è un Dio solo, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l'incirconciso parimente mediante la fede.

31. Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non sia; anzi, stabiliamo la legge.

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