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Epistole di S. Paolo ai Romani 2:21-29 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

21. come mai, dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi?

22. Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che hai in abominio gl'idoli, saccheggi i templi?

23. Tu che meni vanto della legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

24. Poiché, siccome è scritto, il nome di Dio, per cagion vostra, è bestemmiato fra i Gentili.

25. Infatti ben giova la circoncisione se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.

26. E se l'incirconciso osserva i precetti della legge, la sua incirconcisione non sarà essa reputata circoncisione?

27. E così colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge.

28. Poiché Giudeo non è colui che è tale all'esterno; né è circoncisione quella che è esterna, nella carne;

29. ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, in ispirito, non in lettera; d'un tal Giudeo la lode procede non dagli uomini, ma da Dio.

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