Antico Testamento

Nuovo Testamento

Epistole di S. Paolo ai Romani 2:16-25 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

16. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio Evangelo.

17. Or se tu ti chiami Giudeo, e ti riposi sulla legge, e ti glorii in Dio,

18. e conosci la sua volontà, e discerni la differenza delle cose essendo ammaestrato dalla legge,

19. e ti persuadi d'esser guida de' ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre,

20. educatore degli scempi, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità,

21. come mai, dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi?

22. Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che hai in abominio gl'idoli, saccheggi i templi?

23. Tu che meni vanto della legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

24. Poiché, siccome è scritto, il nome di Dio, per cagion vostra, è bestemmiato fra i Gentili.

25. Infatti ben giova la circoncisione se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.

Leggi il capitolo completo Epistole di S. Paolo ai Romani 2