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Epistole di S. Paolo ai Romani 16:13-25 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

13. Salutate Rufo, l'eletto nel Signore, e sua madre, che è pur mia.

14. Salutate Asincrito, Flegonte, Erme, Patroba, Erma, e i fratelli che son con loro.

15. Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella, e Olimpia, e tutti i santi che son con loro.

16. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutte le chiese di Cristo vi salutano.

17. Or io v'esorto, fratelli, tenete d'occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l'insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro.

18. Poiché quei tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de' semplici.

19. Quanto a voi, la vostra ubbidienza è giunta a conoscenza di tutti. Io dunque mi rallegro per voi, ma desidero che siate savi nel bene e semplici per quel che concerne il male.

20. E l'Iddio della pace triterà tosto Satana sotto ai vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi.

21. Timoteo, mio compagno d'opera, vi saluta, e vi salutano pure Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti.

22. Io, Terzio, che ho scritto l'epistola, vi saluto nel Signore.

23. Gaio, che ospita me e tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il tesoriere della città, e il fratello Quarto vi salutano.

24. La grazia del nostro Signor Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.

25. Or a Colui che vi può fortificare secondo il mio Evangelo e la predicazione di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto occulto fin dai tempi più remoti

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