Antico Testamento

Nuovo Testamento

Epistole di S. Paolo ai Filippesi 2:8-24 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. ed essendo trovato nell'esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce.

9. Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d'ogni nome,

10. affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra,

11. e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

12. Così, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s'io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore;

13. poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza.

14. Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute,

15. affinché siate irreprensibili e schietti, figliuoli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita,

16. onde nel giorno di Cristo io abbia da gloriarmi di non aver corso invano, né invano faticato.

17. E se anche io debba essere offerto a mo' di libazione sul sacrificio e sul servigio della vostra fede, io ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi;

18. e nello stesso modo gioitene anche voi e rallegratevene meco.

19. Or io spero nel Signor Gesù di mandarvi tosto Timoteo affinché io pure sia incoraggiato, ricevendo notizie dello stato vostro.

20. Perché non ho alcuno d'animo pari al suo, che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne.

21. Poiché tutti cercano il loro proprio; non ciò che è di Cristo Gesù.

22. Ma voi lo conoscete per prova, poiché nella maniera che un figliuolo serve al padre egli ha servito meco nella causa del Vangelo.

23. Spero dunque di mandarvelo, appena avrò veduto come andranno i fatti miei;

24. ma ho fiducia nel Signore che io pure verrò presto.

Leggi il capitolo completo Epistole di S. Paolo ai Filippesi 2