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Epistole di S. Paolo ai Filippesi 1:7-24 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

7. Ed è ben giusto ch'io senta così di tutti voi; perché io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del Vangelo, siete partecipi con me della grazia.

8. Poiché Iddio mi è testimone com'io sospiri per voi tutti con affetto sviscerato in Cristo Gesù.

9. E la mia preghiera è che il vostro amore sempre più abbondi in conoscenza e in ogni discernimento,

10. onde possiate distinguere fra il bene ed il male, affinché siate sinceri e irreprensibili per il giorno di Cristo,

11. ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

12. Or, fratelli, io voglio che sappiate che le cose mie son riuscite piuttosto al progresso del Vangelo;

13. tanto che a tutta la guardia pretoriana e a tutti gli altri è divenuto notorio che io sono in catene per Cristo;

14. e la maggior parte de' fratelli nel Signore, incoraggiati dai miei legami, hanno preso vie maggiore ardire nell'annunziare senza paura la Parola di Dio.

15. Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per contenzione; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo.

16. Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del Vangelo;

17. ma quelli annunziano Cristo con spirito di parte, non sinceramente, credendo cagionarmi afflizione nelle mie catene.

18. Che importa? Comunque sia, o per pretesto o in sincerità, Cristo è annunziato; e io di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora,

19. perché so che ciò tornerà a mia salvezza, mediante le vostre supplicazioni e l'assistenza dello Spirito di Gesù Cristo,

20. secondo la mia viva aspettazione e la mia speranza di non essere svergognato in cosa alcuna; ma che con ogni franchezza, ora come sempre Cristo sarà magnificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte.

21. Poiché per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno.

22. Ma se il continuare a vivere nella carne rechi frutto all'opera mia e quel ch'io debba preferire, non saprei dire.

23. Io sono stretto dai due lati: ho desiderio di partire e d'esser con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore;

24. ma il mio rimanere nella carne è più necessario per voi.

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