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Epistole di S. Paolo 2 ai Tessalonicesi 2:3-9 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

3. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione,

4. l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch'egli è Dio.

5. Non vi ricordate che quand'ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose?

6. E ora voi sapete quel che lo ritiene ond'egli sia manifestato a suo tempo.

7. Poiché il mistero dell'empietà è già all'opra: soltanto v'è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo.

8. E allora sarà manifestato l'empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.

9. La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi;

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