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Epistole di S. Paolo 2 ai Corinzi 11:5-11 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

5. Ora io stimo di non essere stato in nulla da meno di cotesti sommi apostoli.

6. Che se pur sono rozzo nel parlare, tale non sono nella conoscenza; e l'abbiamo dimostrato fra voi, per ogni rispetto e in ogni cosa.

7. Ho io commesso peccato quando, abbassando me stesso perché voi foste innalzati, v'ho annunziato l'evangelo di Dio gratuitamente?

8. Ho spogliato altre chiese, prendendo da loro uno stipendio, per poter servir voi;

9. e quando, durante il mio soggiorno fra voi, mi trovai nel bisogno, non fui d'aggravio a nessuno, perché i fratelli, venuti dalla Macedonia, supplirono al mio bisogno; e in ogni cosa mi sono astenuto e m'asterrò ancora dall'esservi d'aggravio.

10. Com'è vero che la verità di Cristo è in me, questo vanto non mi sarà tolto nelle contrade dell'Acaia.

11. Perché? Forse perché non v'amo? Lo sa Iddio.

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