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Epistole di S. Paolo 1 ai Corinzi 14:17-24 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

17. Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l'altro non è edificato.

18. Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi;

19. ma nella chiesa preferisco dir cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.

20. Fratelli, non siate fanciulli per senno; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto a senno, siate uomini fatti.

21. Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per mezzo di gente d'altra lingua, e per mezzo di labbra straniere; e neppur così mi ascolteranno, dice il Signore.

22. Pertanto le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti: la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti.

23. Quando dunque tutta la chiesa si raduna assieme, se tutti parlano in altre lingue, ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno essi che siete pazzi?

24. Ma se tutti profetizzano, ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti,

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