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Epistola agli Ebrei 5:1-10 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

1. Poiché ogni sommo sacerdote, preso di fra gli uomini, è costituito a pro degli uomini, nelle cose concernenti Dio, affinché offra doni e sacrifici per i peccati;

2. e può aver convenevole compassione verso gl'ignoranti e gli erranti, perché anch'egli è circondato da infermità;

3. ed è a cagion di questa ch'egli è obbligato ad offrir dei sacrifici per i peccati, tanto per se stesso quanto per il popolo.

4. E nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso d'Aronne.

5. Così anche Cristo non si prese da sé la gloria d'esser fatto Sommo Sacerdote; ma l'ebbe da Colui che gli disse: Tu sei il mio Figliuolo; oggi t'ho generato;

6. come anche in altro luogo Egli dice: Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec.

7. Il quale, ne' giorni della sua carne, avendo con gran grida e con lagrime offerto preghiere e supplicazioni a Colui che lo potea salvar dalla morte, ed avendo ottenuto d'esser liberato dal timore,

8. benché fosse figliuolo, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì;

9. ed essendo stato reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono,

10. autore d'una salvezza eterna, essendo da Dio proclamato Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec.

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