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Atti degli Apostoli 8:27-34 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

27. Ed egli, levatosi, andò. Ed ecco un Etiopo, un eunuco, ministro di Candace, regina degli Etiopi, il quale era sovrintendente di tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare

28. e stava tornandosene, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia.

29. E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e raggiungi codesto carro.

30. Filippo accorse, l'udì che leggeva il profeta Isaia, e disse: Intendi tu le cose che leggi?

31. Ed egli rispose: E come potrei intenderle, se alcuno non mi guida? E pregò Filippo che montasse e sedesse con lui.

32. Or il passo della Scrittura ch'egli leggeva era questo: Egli è stato menato all'uccisione come una pecora; e come un agnello che è muto dinanzi a colui che lo tosa, così egli non ha aperta la bocca.

33. Nel suo abbassamento fu tolta via la sua condanna; chi descriverà la sua generazione? Poiché la sua vita e stata tolta dalla terra.

34. E l'eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di sé stesso, oppure d'un altro?

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