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Atti degli Apostoli 19:16-31 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

16. E l'uomo che avea lo spirito maligno si avventò su due di loro; li sopraffece, e fe' loro tal violenza, che se ne fuggirono da quella casa, nudi e feriti.

17. E questo venne a notizia di tutti, Giudei e Greci, che abitavano in Efeso; e tutti furon presi da spavento, e il nome del Signor Gesù era magnificato.

18. E molti di coloro che aveano creduto, venivano a confessare e a dichiarare le cose che aveano fatte.

19. E buon numero di quelli che aveano esercitato le arti magiche, portarono i loro libri assieme, e li arsero in presenza di tutti; e calcolatone il prezzo, trovarono che ascendeva a cinquantamila dramme d'argento.

20. Così la parola di Dio cresceva potentemente e si rafforzava.

21. Compiute che furon queste cose, Paolo si mise in animo d'andare a Gerusalemme, passando per la Macedonia e per l'Acaia. Dopo che sarò stato là, diceva, bisogna ch'io veda anche Roma.

22. E mandati in Macedonia due di quelli che lo aiutavano, Timoteo ed Erasto, egli si trattenne ancora in Asia per qualche tempo.

23. Or in quel tempo nacque non piccol tumulto a proposito della nuova Via.

24. Poiché un tale, chiamato Demetrio, orefice, che faceva de' tempietti di Diana in argento, procurava non poco guadagno agli artigiani.

25. Raunati questi e gli altri che lavoravan di cotali cose, disse: Uomini, voi sapete che dall'esercizio di quest'arte viene la nostra prosperità.

26. E voi vedete e udite che questo Paolo ha persuaso e sviato gran moltitudine non solo in Efeso, ma quasi in tutta l'Asia dicendo che quelli fatti con le mani, non sono dèi.

27. E non solo v'è pericolo che questo ramo della nostra arte cada in discredito, ma che anche il tempio della gran dea Diana sia reputato per nulla, e che sia perfino spogliata della sua maestà colei, che tutta l'Asia e il mondo adorano.

28. Ed essi, udite queste cose, accesi di sdegno, si misero a gridare: Grande è la Diana degli Efesini!

29. E tutta la città fu ripiena di confusione; e traendo seco a forza Gaio e Aristarco, Macedoni, compagni di viaggio di Paolo, si precipitaron tutti d'accordo verso il teatro.

30. Paolo voleva presentarsi al popolo, ma i discepoli non glielo permisero.

31. E anche alcuni de' magistrati dell'Asia che gli erano amici, mandarono a pregarlo che non s'arrischiasse a venire nel teatro.

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