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Atti degli Apostoli 17:5-13 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

5. Ma i Giudei, mossi da invidia, presero con loro certi uomini malvagi fra la gente di piazza; e raccolta una turba, misero in tumulto la città; e, assalita la casa di Giasone, cercavano di trar Paolo e Sila fuori al popolo.

6. Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni de' fratelli dinanzi ai magistrati della città, gridando: Costoro che hanno messo sossopra il mondo, son venuti anche qua,

7. e Giasone li ha accolti; ed essi tutti vanno contro agli statuti di Cesare, dicendo che c'è un altro re, Gesù.

8. E misero sossopra la moltitudine e i magistrati della città, che udivano queste cose.

9. E questi, dopo che ebbero ricevuta una cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare.

10. E i fratelli, subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, giuntivi, si recarono nella sinagoga de' Giudei.

11. Or questi furono più generosi di quelli di Tessalonica, in quanto che ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavan così.

12. Molti di loro, dunque, credettero, e non piccol numero di nobildonne greche e d'uomini.

13. Ma quando i Giudei di Tessalonica ebbero inteso che la parola di Dio era stata annunziata da Paolo anche in Berea, vennero anche là, agitando e mettendo sossopra le turbe.

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