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Proverbi 30:8-26 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. allontana da me vanità e parola mendace; non mi dare né povertà né ricchezze, cibami del pane che m'è necessario,

9. ond'io, essendo sazio, non giunga a rinnegarti, e a dire: ‘Chi è l'Eterno?’ ovvero, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio.

10. Non calunniare il servo presso al suo padrone, ch'ei non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena.

11. V'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.

12. V'è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata dalla sua sozzura.

13. V'è una razza di gente che ha gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe.

14. V'è una razza di gente i cui denti sono spade e i mascellari, coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra, e i bisognosi fra gli uomini.

15. La mignatta ha due figliuole, che dicono: ‘Dammi’ ‘dammi!’. Ci son tre cose che non si sazian mai, anzi quattro, che non dicon mai: ‘Basta!’

16. Il soggiorno dei morti, il seno sterile, la terra che non si sazia d'acqua, e il fuoco, che non dice mai: ‘Basta!’

17. L'occhio di chi si fa beffe del padre e disdegna d'ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti.

18. Ci son tre cose per me troppo maravigliose; anzi quattro, ch'io non capisco:

19. la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell'uomo nella giovane.

20. Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: ‘Non ho fatto nulla di male!’

21. Per tre cose la terra trema, anzi per quattro, che non può sopportare:

22. per un servo quando diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà,

23. per una donna, non mai chiesta, quando giunge a maritarsi, e per una serva quando diventa erede della padrona.

24. Ci son quattro animali fra i più piccoli della terra, e nondimeno pieni di saviezza:

25. le formiche, popolo senza forze, che si preparano il cibo durante l'estate;

26. i conigli, popolo non potente, che fissano la loro dimora nelle rocce;

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