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Nehemia 7:3-16 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

3. E dissi loro: ‘Le porte di Gerusalemme non s'aprano finché il sole scotti; e mentre le guardie saranno ancora al loro posto, si chiudano e si sbarrino le porte; e si stabiliscano per far la guardia, gli abitanti di Gerusalemme, ciascuno al suo turno e ciascuno davanti alla propria casa’.

4. Or la città era spaziosa e grande; ma dentro v'era poca gente, e non vi s'eran fabbricate case.

5. E il mio Dio mi mise in cuore di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento. E trovai il registro genealogico di quelli ch'eran tornati dall'esilio la prima volta, e vi trovai scritto quanto segue:

6. Questi son quei della provincia che tornarono dalla cattività; quelli che Nebucadnetsar, re di Babilonia, avea menati in cattività, e che tornarono a Gerusalemme e in Giuda, ciascuno nella sua città.

7. Essi tornarono con Zorobabele, Jeshua, Nehemia, Azaria, Raamia, Nahamani, Mardocheo, Bilshan, Mispereth, Bigvai, Nehum e Baana. Censimento degli uomini del popolo d'Israele:

8. Figliuoli di Parosh, duemila centosettantadue.

9. Figliuoli di Scefatia, trecentosettantadue.

10. Figliuoli di Ara, seicentocinquantadue.

11. Figliuoli di Pahath-Moab, dei figliuoli di Jeshua e di Joab, duemila ottocentodiciotto.

12. Figliuoli di Elam, mille duecentocinquantaquattro.

13. Figliuoli di Zattu, ottocentoquarantacinque.

14. Figliuoli di Zaccai, settecentosessanta.

15. Figliuoli di Binnui, seicentoquarantotto.

16. Figliuoli di Bebai, seicentoventotto.

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