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Isaia 51:12-23 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

12. Io, io son colui che vi consola; chi sei tu che tu tema l'uomo che deve morire, e il figliuol dell'uomo che passerà com'erba;

13. che tu dimentichi l'Eterno, che t'ha fatto, che ha disteso i cieli e fondata la terra; che tu tremi continuamente, tutto il giorno, dinanzi al furore dell'oppressore, quando s'appresta a distruggere? E dov'è dunque il furore dell'oppressore?

14. Colui ch'è curvo nei ceppi sarà bentosto liberato; non morrà nella fossa, e non gli mancherà il pane.

15. Poiché io sono l'Eterno degli eserciti, il tuo Dio, che solleva il mare, e ne fa muggir le onde; il cui nome è: l'Eterno degli eserciti.

16. Ed io ho messo le mie parole nella tua bocca, e t'ho coperto con l'ombra della mia mano per piantare de' cieli e fondare una terra, e per dire a Sion: ‘Tu sei il mio popolo’.

17. Risvegliati, risvegliati, lèvati, o Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano dell'Eterno la coppa del suo furore, che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento, e l'hai succhiata fino in fondo!

18. Fra tutti i figliuoli ch'ell'ha partoriti non v'è alcuno che la guidi; fra tutti i figliuoli ch'ell'ha allevati non v'è alcuno che la prenda per mano.

19. Queste due cose ti sono avvenute: — chi ti compiangerà? — desolazione e rovina, fame e spada: — Chi ti consolerà? —

20. I tuoi figliuoli venivano meno, giacevano a tutti i capi delle strade, come un'antilope nella rete, prostrati dal furore dell'Eterno, dalle minacce del tuo Dio.

21. Perciò, ascolta or questo, o infelice, ed ebbra, ma non di vino!

22. Così parla il tuo Signore, l'Eterno, il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo: Ecco, io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore; tu non la berrai più!

23. Io la metterò in mano de' tuoi persecutori, che dicevano all'anima tua: ‘Chinati, che ti passiamo addosso!’ e tu facevi del tuo dosso un suolo, una strada per i passanti!

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