6. perché dal levante al ponente si riconosca che non v'è altro Dio fuori di me. Io sono l'Eterno, e non ve n'è alcun altro;
7. io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversità; io, l'Eterno, son quegli che fa tutte queste cose.
8. Cieli, stillate dall'alto, e faccian le nuvole piover la giustizia! S'apra la terra, e sia ferace di salvezza, e faccia germogliar la giustizia al tempo stesso. Io, l'Eterno, creo tutto questo.
9. Guai a colui che contende col suo creatore, egli, rottame fra i rottami di vasi di terra! L'argilla dirà essa a colui che la forma: ‘Che fai?’ o l'opera tua dirà essa; ‘Ei non ha mani?’
10. Guai a colui che dice a suo padre: ‘Perché generi?’ e a sua madre: ‘Perché partorisci?’
11. Così parla l'Eterno, il Santo d'Israele, colui che l'ha formato: Voi m'interrogate circa le cose avvenire! Mi date degli ordini circa i miei figliuoli e circa l'opera delle mie mani!
12. Ma io, io son quegli che ho fatto la terra, e che ho creato l'uomo sovr'essa; io, con le mie mani, ho spiegato i cieli, e comando a tutto l'esercito loro.
13. Io ho suscitato Ciro, nella mia giustizia, e appianerò tutte le sue vie; egli riedificherà la mia città, e rimanderà liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni, dice l'Eterno degli eserciti.
14. Così parla l'Eterno: Il frutto delle fatiche dell'Egitto e del traffico dell'Etiopia e dei Sabei dalla grande statura passeranno a te, e saranno tuoi; que' popoli cammineranno dietro a te, passeranno incatenati, si prostreranno davanti a te, e ti supplicheranno dicendo: ‘Certo, Iddio è in te, e non ve n'è alcun altro; non v'è altro Dio’.
15. In verità tu sei un Dio che ti nascondi, o Dio d'Israele, o Salvatore!