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Isaia 24:11-18 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

11. Per le strade s'odon lamenti, perché non c'è vino; ogni gioia è tramontata, l'allegrezza ha esulato dalla terra.

12. Nella città non resta che la desolazione, e la porta sfondata cade in rovina.

13. Poiché avviene in mezzo alla terra, fra i popoli, quel che avviene quando si scuoton gli ulivi, quando si racimola dopo la vendemmia.

14. I superstiti alzan la voce, mandan gridi di gioia, acclaman dal mare la maestà dell'Eterno:

15. ‘Glorificate dunque l'Eterno nelle regioni dell'aurora, glorificate il nome dell'Eterno, l'Iddio d'Israele, nelle isole del mare!

16. Dall'estremità della terra udiam cantare: ‘Gloria al giusto!’ Ma io dico: Ahimè lasso! ahimè lasso! Guai a me! i perfidi agiscono perfidamente, sì, i perfidi raddoppian la perfidia.

17. Spavento, fossa, laccio ti sovrastano, o abitante della terra!

18. E avverrà che chi fuggirà dinanzi alle grida di spavento cadrà nella fossa; e chi risalirà dalla fossa resterà preso nel laccio. Poiché si apriranno dall'alto le cateratte, e le fondamenta della terra tremeranno.

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