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Giudici 9:4-15 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

4. E gli diedero settanta sicli d'argento, che tolsero dal tempio di Baal-Berith, coi quali Abimelec assoldò degli uomini da nulla e audaci che lo seguirono.

5. Ed egli venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra un stessa pietra i suoi fratelli, figliuoli di Ierubbaal, settanta uomini; ma Jotham, figliuolo minore di Ierubbaal, scampò, perché s'era nascosto.

6. Poi tutti i Sichemiti e tutta la casa di Millo si radunarono e andarono a proclamar re Abimelec, presso la quercia del monumento che si trova a Sichem.

7. E Jotham, essendo stato informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim, e alzando la voce gridò: ‘Ascoltatemi, Sichemiti, e vi ascolti Iddio!

8. Un giorno, gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su loro; e dissero all'ulivo: — Regna tu su noi.

9. — Ma l'ulivo rispose loro: Rinunzierei io al mio olio che Dio e gli uomini onorano in me, per andare ad agitarmi al disopra degli alberi?

10. Allora gli alberi dissero al fico: — Vieni tu a regnare su noi.

11. — Ma il fico rispose loro: Rinunzierei io alla mia dolcezza e al mio frutto squisito per andare ad agitarmi al disopra degli alberi?

12. Poi gli alberi dissero alla vite: — Vieni tu a regnare su noi.

13. — Ma la vite rispose loro: Rinunzierei io al mio vino che rallegra Dio e gli uomini, per andare ad agitarmi al disopra degli alberi?

14. Allora tutti gli alberi dissero al pruno: — Vieni tu a regnare su noi.

15. — E il pruno rispose agli alberi: Se è proprio in buona fede che volete ungermi re per regnare su voi, venite a rifugiarvi sotto l'ombra mia; se no, esca un fuoco dal pruno e divori i cedri del Libano!

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