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Giudici 9:37-53 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

37. E Gaal riprese a dire: ‘Guarda, c'è gente che scende dalle alture del paese, e una schiera che giunge per la via della quercia degl'indovini’.

38. Allora Zebul gli disse: ‘Dov'è ora la tua millanteria di quando dicevi: — Chi è Abimelec, che abbiamo a servirgli? — Non è questo il popolo che disprezzavi? Orsù, fatti avanti e combatti contro di lui!’

39. Allora Gaal uscì alla testa dei Sichemiti, e diè battaglia ad Abimelec.

40. Ma Abimelec gli diè la caccia, ed egli fuggì d'innanzi a lui, e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta.

41. E Abimelec si fermò ad Aruma, e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poteron più rimanere a Sichem.

42. Il giorno seguente, il popolo di Sichem uscì alla campagna; e Abimelec ne fu informato.

43. Egli prese allora la sua gente, la divise in tre schiere, e fece un'imboscatane' campi; e quando vide che il popolo usciva dalla città, gli si levò contro e ne fece strage.

44. Poi Abimelec e la gente che avea seco si slanciarono e vennero a porsi all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su tutti quelli che erano nella campagna, e ne fecero strage.

45. E Abimelec attaccò la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi spianò la città e vi seminò del sale.

46. Tutti gli abitanti della torre di Sichem, all'udir questo, si ritirarono nel torrione del tempio di El-Berith.

47. E fu riferito ad Abimelec che tutti gli abitanti della torre di Sichem s'erano adunati quivi.

48. Allora Abimelec salì sul monte Tsalmon con tutta la gente ch'era con lui; diè di piglio ad una scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise sulla spalla; poi disse alla gente ch'era con lui: ‘Quel che m'avete veduto fare fatelo presto anche voi!’

49. Tutti tagliaron quindi anch'essi de' rami, ognuno il suo, e seguitarono Abimelec; posero i rami contro al torrione, e arsero il torrione con quelli che v'eran dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.

50. Poi Abimelec andò a Thebets, la cinse d'assedio e la prese.

51. Or in mezzo alla città c'era una forte torre, dove si rifugiarono tutti gli abitanti della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro, e salirono sul tetto della torre.

52. Abimelec, giunto alla torre, l'attaccò, e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco.

53. Ma una donna gettò giù un pezzo di macina sulla testa di Abimelec e gli spezzò il cranio.

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