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Giudici 18:8-26 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. Poi tornarono ai loro fratelli a Tsorea ed a Eshtaol; e i fratelli chiesero loro: ‘Che dite?’

9. Quelli risposero: ‘Leviamoci e saliamo contro quella gente; poiché abbiam visto il paese, ed ecco, è eccellente. E voi ve ne state là senza dir verbo? Non siate pigri a muovervi per andare a prender possesso del paese!

10. Quando arriverete là troverete un popolo che se ne sta sicuro. Il paese è vasto, e Dio ve lo ha dato nelle mani: è un luogo dove non manca nulla di ciò che è sulla terra’.

11. E seicento uomini della famiglia dei Daniti partirono da Tsorea e da Eshtaol, muniti d'armi.

12. Salirono, e si accamparono a Kiriath-Jearim, in Giuda; perciò quel luogo, che è dietro a Kiriath-Jearim, fu chiamato e si chiama anche oggi Mahané-Dan.

13. E di là passarono nella contrada montuosa di Efraim, e giunsero alla casa di Mica.

14. Allora cinque uomini ch'erano andati ad esplorare il paese di Lais, presero a dire ai loro fratelli: ‘Sapete voi che in queste case c'è un efod, ci son degl'idoli, un'immagine scolpita e un'immagine di getto? Considerate ora quel che dovete fare’.

15. Quelli si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane Levita, alla casa di Mica, e gli chiesero notizie del suo bene stare.

16. I seicento uomini de' figliuoli di Dan, muniti delle loro armi, si misero davanti alla porta.

17. Ma i cinque uomini ch'erano andati ad esplorare il paese, salirono, entrarono in casa, presero l'immagine scolpita, l'efod, gl'idoli e l'immagine di getto, mentre il sacerdote stava davanti alla porta coi seicento uomini armati.

18. E quando furono entrati in casa di Mica ed ebbero preso l'immagine scolpita, l'efod, gl'idoli e l'immagine di getto, il sacerdote disse loro: ‘Che fate?’

19. Quelli gli risposero: ‘Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi, e sarai per noi un padre e un sacerdote. Che è meglio per te, esser sacerdote in casa d'un uomo solo, ovvero esser sacerdote di una tribù e d'una famiglia in Israele?’

20. Il sacerdote si rallegrò in cuor suo; prese l'efod, gl'idoli e l'immagine scolpita, e s'unì a quella gente.

21. Così si rimisero in cammino, mettendo innanzi a loro i bambini, il bestiame e i bagagli.

22. Com'erano già lungi dalla casa di Mica, la gente che abitava nelle case vicine a quella di Mica, si radunò e inseguì i figliuoli di Dan.

23. E siccome gridava dietro ai figliuoli di Dan, questi, rivoltatisi indietro, dissero a Mica: ‘Che cosa hai, che hai radunata cotesta gente?’

24. Egli rispose: ‘Avete portato via gli dèi che m'ero fatti e il sacerdote, e ve ne siete andati. Or che mi resta egli più? Come potete dunque dirmi: Che hai?’

25. I figliuoli di Dan gli dissero: ‘Fa' che non s'oda la tua voce dietro a noi, perché degli uomini irritati potrebbero scagliarsi su voi, e tu ci perderesti la vita tua e quella della tua famiglia!’

26. I figliuoli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mica, vedendo ch'essi eran più forti di lui se ne tornò indietro e venne a casa sua.

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