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Giudici 16:10-18 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

10. Poi Delila disse a Sansone: ‘Ecco tu m'hai beffata e m'hai detto delle bugie; or dunque, ti prego, dimmi con che ti si potrebbe legare’.

11. Egli le rispose: ‘Se mi si legasse con funi nuove che non fossero ancora state adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque’.

12. Delila prese dunque delle funi nuove, lo legò, e gli disse: ‘Sansone, i Filistei ti sono addosso’. L'agguato era posto nella camera interna. Ed egli ruppe, come un filo, le funi che aveva alle braccia.

13. Delila disse a Sansone: ‘Fino ad ora tu m'hai beffata e m'hai detto delle bugie; dimmi con che ti si potrebbe legare’. Ed egli le rispose: ‘Non avresti che da tessere le sette trecce del mio capo col tuo ordìto’.

14. Essa le fissò al subbio, poi gli disse: ‘Sansone, i Filistei ti sono addosso’. Ma, egli si svegliò dal sonno, e strappò via il subbio del telaio con l'ordìto.

15. Ed ella gli disse: ‘Come fai a dirmi: T'amo! mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte m'hai beffata, e non m'hai detto dove risiede la tua gran forza’.

16. Or avvenne che, premendolo ella ogni giorno con le sue parole e tormentandolo, egli se ne accorò mortalmente,

17. e le aperse tutto il cuor suo e le disse: ‘Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo, consacrato a Dio, dal seno di mia madre; se fossi tosato, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole, e sarei come un uomo qualunque’.

18. Delila, visto ch'egli le aveva aperto tutto il cuor suo, mandò a chiamare i principi de' Filistei, e fece dir loro: ‘Venite su, questa volta, perché egli m'ha aperto tutto il suo cuore’. Allora i principi dei Filistei salirono da lei, e portaron seco il danaro.

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