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Giosuè 6:15-22 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

15. E il settimo giorno, levatisi la mattina allo spuntar dell'alba, fecero sette volte il giro della città in quella stessa maniera; solo quel giorno fecero il giro della città sette volte.

16. La settima volta, come i sacerdoti sonavan le trombe, Giosuè disse al popolo: ‘Gridate! perché l'Eterno v'ha dato la città.

17. E la città con tutto quel che contiene sarà sacrata all'Eterno per essere sterminata come un interdetto; solo Rahab, la meretrice, avrà salva la vita: lei e tutti quelli che saranno in casa con lei, perché nascose i messaggeri che noi avevamo inviati.

18. E voi guardatevi bene da ciò ch'è votato all'interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d'interdetto, e non rendiate maledetto il campo d'Israele, gettandovi lo scompiglio.

19. Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro saranno consacrati all'Eterno; entreranno nel tesoro dell'Eterno’.

20. Il popolo dunque gridò e i sacerdoti sonaron le trombe; e avvenne che quando il popolo ebbe udito il suono delle trombe diè in un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.

21. E votarono allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada, uomini, donne, fanciulli e vecchi, e buoi e pecore e asini.

22. E Giosuè disse ai due uomini che aveano esplorato il paese: ‘Andate in casa di quella meretrice, menatela fuori con tutto ciò che le appartiene, come glielo avete giurato’.

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