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Giosuè 5:10-15 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

10. I figliuoli d'Israele si accamparono a Ghilgal, e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese, sulla sera, nelle pianure di Gerico.

11. E l'indomani della Pasqua, in quel preciso giorno, mangiarono dei prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito.

12. E la manna cessò l'indomani del giorno in cui mangiarono de' prodotti del paese; e i figliuoli d'Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell'anno stesso, del frutto del paese di Canaan.

13. Or avvenne, come Giosuè era presso a Gerico, ch'egli alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo che gli stava ritto davanti, con in mano la spada snudata. Giosuè andò verso di lui, e gli disse: ‘Sei tu dei nostri, o dei nostri nemici?’

14. E quello rispose: ‘No, io sono il capo dell'esercito dell'Eterno; arrivo adesso’. Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò, e gli disse: ‘Che cosa vuol dire il mio signore al suo servo?’

15. E il capo dell'esercito dell'Eterno disse a Giosuè: ‘Lèvati i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo’. E Giosuè fece così.

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