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Giosuè 10:15-28 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

15. E Giosuè, con tutto Israele, tornò al campo di Ghilgal.

16. Or i cinque re eran fuggiti, e s'erano nascosti nella spelonca di Makkeda.

17. La cosa fu riferita a Giosuè e gli fu detto: ‘I cinque re sono stati trovati nascosti nella spelonca di Makkeda’.

18. Allora Giosuè disse: ‘Rotolate delle grosse pietre all'imboccatura della spelonca, e ponetevi degli uomini per far loro la guardia;

19. ma voi non vi fermate; inseguite i vostri nemici, e colpite le retroguardie; non li lasciate entrare nelle loro città, perché l'Eterno, il vostro Dio, li ha dati in poter vostro’.

20. E quando Giosuè e i figliuoli d'Israele ebbero finito d'infliggere loro una grande, completa disfatta, e quelli che scamparono si furon rifugiati nelle città fortificate,

21. tutto il popolo tornò tranquillamente a Giosuè al campo di Makkeda, senza che alcuno osasse fiatare contro i figliuoli d'Israele.

22. Allora Giosuè disse: ‘Aprite l'imboccatura della caverna, traetene fuori quei cinque re, e menateli a me’.

23. Quelli fecero così, trassero dalla spelonca quei cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmuth, il re di Lakis, il re di Eglon, e glieli menarono.

24. E quand'ebbero tratti dalla spelonca e menati a Giosuè quei re Giosuè, chiamò tutti gli uomini d'Israele e disse ai capi della gente di guerra ch'era andata con lui: ‘Accostatevi, mettete il piede sul collo di questi re’. Quelli s'accostarono e misero loro il piede sul collo.

25. E Giosuè disse loro: ‘Non temete, non vi sgomentate, siate forti, e fatevi animo, perché così farà l'Eterno a tutti i vostri nemici contro ai quali avete a combattere’.

26. Dopo ciò Giosuè li percosse e li fece morire, quindi li appiccò a cinque alberi; e quelli rimasero appiccati agli alberi fino a sera.

27. E sul tramontar del sole, Giosuè ordino che fossero calati dagli alberi e gettati nella spelonca dove s'erano nascosti; e che all'imboccatura della caverna fossero messe delle grosse pietre, le quali vi son rimaste fino al dì d'oggi.

28. In quel medesimo giorno Giosuè prese Makkeda e fece passare a fil di spada la città e il suo re; li votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una, e tratto il re di Makkeda come avea trattato il re di Gerico.

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