Antico Testamento

Nuovo Testamento

Giobbe 42:4-10 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

4. Deh, ascoltami, io parlerò; io ti farò delle domande e tu insegnami!

5. Il mio orecchio avea sentito parlar di te ma ora l'occhio mio t'ha veduto.

6. Perciò mi ritratto, mi pento sulla polvere e sulla cenere’.

7. Dopo che ebbe rivolto questi discorsi a Giobbe, l'Eterno disse a Elifaz di Teman: ‘L'ira mia è accesa contro te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe.

8. Ora dunque prendetevi sette tori e sette montoni, venite a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; ed io avrò riguardo a lui per non punir la vostra follia; poiché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe’.

9. Elifaz di Teman e Bildad di Suach e Tsofar di Naama se ne andarono e fecero come l'Eterno aveva loro ordinato; e l'Eterno ebbe riguardo a Giobbe.

10. E quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, l'Eterno lo ristabilì nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che già gli era appartenuto.

Leggi il capitolo completo Giobbe 42