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Giobbe 39:11-25 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

11. Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro?

12. Conterai su lui perché ti porti a casa la raccolta e ti ammonti il grano sull'aia?

13. Lo struzzo batte allegramente l'ali; ma le penne e le piume di lui son esse pietose?

14. No, poich'egli abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldar sopra la sabbia.

15. Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, e che le bestie dei campi le potran calpestare.

16. Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fosser suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,

17. ché Iddio l'ha privato di sapienza, e non gli ha impartito intelligenza.

18. Ma quando si leva e piglia lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.

19. Sei tu che dài al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo d'una fremente criniera?

20. Sei tu che lo fai saltar come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento.

21. Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi.

22. Della paura si ride, non trema, non indietreggia davanti alla spada.

23. Gli risuona addosso il turcasso, la folgorante lancia e il dardo.

24. Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba.

25. Com'ode lo squillo, dice: Aha! e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi, e il grido di guerra.

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