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Giobbe 21:19-31 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

19. ‘Iddio’, mi dite, ‘serba castigo pei figli dell'empio’. Ma punisca lui stesso! che lo senta lui,

20. che vegga con gli occhi propri la sua ruina, e beva egli stesso l'ira dell'Onnipotente!

21. E che importa all'empio della sua famiglia dopo di lui, quando il numero dei suoi mesi e ormai compiuto?

22. S'insegnerà forse a Dio la scienza? a lui che giudica quelli di lassù?

23. L'uno muore in mezzo al suo benessere, quand'è pienamente tranquillo e felice,

24. ha i secchi pieni di latte, e fresco il midollo dell'ossa.

25. L'altro muore con l'amarezza nell'anima, senz'aver mai gustato il bene.

26. Ambedue giacciono ugualmente nella polvere, e i vermi li ricoprono.

27. Ah! li conosco i vostri pensieri, e i piani che formate per abbattermi!

28. Voi dite: ‘E dov'è la casa del prepotente? dov'è la tenda che albergava gli empi?’

29. Non avete dunque interrogato quelli che hanno viaggiato? Voi non vorrete negare quello che attestano;

30. che, cioè, il malvagio è risparmiato nel dì della ruina, che nel giorno dell'ira egli sfugge.

31. Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta? Chi gli rende quel che ha fatto?

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